Un giorno lasceremo questo mondo , e in quell’istante scopriremo una verità assoluta: esiste solo Amore.
Quando tutto ciò che conosciamo svanirà, resterà soltanto la nostra essenza. E allora, forse, vorremo tornare, ma con una nuova consapevolezza. Ma perché aspettare? Perché rimandare a domani ciò che possiamo fare oggi?
Morire al vecchio mentre viviamo nel presente.
Non è necessario aspettare il momento finale per scoprire chi siamo davvero. Possiamo iniziare ora, qui e adesso.
Morire all’ego, a quel falso sé che ci racconta di essere separati dagli altri, che costruisce barriere e combatte battaglie inesistenti.
Morire all’idea di chi pensavamo di essere: ai condizionamenti che abbiamo assorbito senza chiedere, alle ferite che ci portiamo dietro, ai traumi che non ci appartengono più. Lasciamo andare ciò che oscura la nostra luce.
Morire al dramma che ci avvolge, alla recita che abbiamo interpretato per compiacere il mondo. Lasciamo cadere le maschere.
Laviamo via il trucco che ci nasconde , scendiamo dal palco dove abbiamo interpretato ruoli che non ci appartenevano.
Scendiamo dal treno che corre verso una destinazione che non è la nostra. Saltiamo giù e fermiamoci. Guardiamo con occhi nuovi il panorama che abbiamo intorno.
Moriamo anche alle ripetizioni infinite del passato: ai condizionamenti genetici e culturali che ci spingono a sbattere contro gli stessi muri, come una nave che naufraga sempre sugli stessi scogli, come un calabrone che si ostina contro un vetro chiuso, incapace di vedere la finestra aperta .
Moriamo adesso. Moriamo senza morire.
Non è la fine, ma un inizio. Quando lasciamo andare tutto ciò che non siamo, iniziamo a vivere davvero. Iniziamo a vivere nella nostra verità, nella nostra autenticità, nel nostro Amore.
La vita non è il peso delle maschere che portiamo, né il fardello dei ruoli che interpretiamo. È un’esplosione di luce, di libertà, di presenza. Quando moriamo al falso, scopriamo chi siamo realmente.
Vivi adesso. Vivi pienamente. Vivi davvero.