In occasione della Giornata della Memoria dell’Olocausto, rifletto sulla mia visione del mondo, una visione che trascende le barriere nazionali e culturali, per abbracciare l’umanità nella sua interezza. Io non sento di appartenere a nessuna nazione e/o popolo. Mi sento parte dell’umanità nelle sue molteplici differenze e culture. Siamo tutti umani, nel bene e nel male. Domini, razzie, guerre, crudeltà e tragedie fanno parte della storia dell’umanità. Dobbiamo cambiare prospettiva. C’è sempre una nuova linea d’orizzonte man mano che si sale con lo sguardo; eleviamo la nostra visione.
L’Olocausto, con la sua inimmaginabile brutalità, è un monito severo contro l’odio e la discriminazione. Tuttavia, non è l’unico momento nella storia in cui l’umanità ha mostrato la sua faccia più oscura. Altri genocidi e crimini contro l’umanità, come quelli in Armenia, Ruanda, Bosnia, Cambogia e molti altri, testimoniano la ripetizione di queste tragedie nel corso del tempo. Ogni evento, con le sue specifiche circostanze e vittime, ci ricorda la nostra capacità di infliggere sofferenze indicibili agli altri.
Nella mia ricerca del significato del nostro passaggio terreno, ho esplorato diverse discipline – dalla psicologia alle neuroscienze, dalla filosofia all’ipnosi. Queste indagini mi hanno portato a una comprensione più profonda della natura umana, sia nella sua grandezza che nelle sue debolezze. La storia dell’umanità è costellata di momenti di grande ispirazione e di terribili tragedie. La nostra capacità di amare, creare e comprendere è tanto sorprendente quanto la nostra propensione alla distruzione e all’odio.
In questo giorno di riflessione, invito tutti a guardare oltre le differenze superficiali che ci dividono. Invece di definirci in base a nazionalità, etnia o religione, dobbiamo riconoscerci come parte di un’umanità condivisa. Questa prospettiva più ampia è essenziale per prevenire futuri atti di genocidio e per costruire un mondo più compassionevole e comprensivo.
La nostra storia è un mosaico di esperienze umane, e ogni pezzo, sia luminoso che oscuro, contribuisce alla nostra comprensione collettiva. Elevare la nostra visione significa riconoscere e imparare da ogni aspetto di questa storia, per non ripetere gli errori del passato e per costruire un futuro in cui il rispetto per la vita e la dignità umana siano al centro di ogni azione.
In questo giorno, onoriamo la memoria di tutte le vittime degli olocausti e dei crimini contro l’umanità. Ricordiamo per non dimenticare, per non ripetere, per crescere e per elevare la nostra visione collettiva verso un orizzonte di pace, comprensione e rispetto reciproco.