
C’è un filo che unisce il viaggio e il gioco: entrambi ci riportano a casa, dentro di noi. Quando viaggiamo o giochiamo, scatta qualcosa: presenza, curiosità, ascolto. La routine perde potere, il pilota automatico rallenta, il cuore si accende. Il motivo? L’imprevedibilità. Non sappiamo cosa accadrà e proprio per questo partecipiamo.
Nella mia visione olistica, vivere bene non è accumulare esperienze, ma abitare l’esperienza mentre accade. L’imprevedibile diventa allora un alleato: spezza l’inerzia mentale, riattiva i sensi, riallinea corpo–mente–cuore. Ed è qui che le quattro frequenze (Amore, Gioia, Gratitudine, Perdono) possono risuonare in modo naturale, senza sforzo.
Piccoli “viaggi” quotidiani
Non servono aerei né grandi budget. Possiamo trasformare ogni giornata in un micr0-viaggio:
- Cambia una traiettoria: una strada diversa, un bar nuovo, un saluto in più. Il cervello ama le mappe nuove: si risveglia.
- Scegli un “guizzo” al giorno: una cosa piccola ma non scontata (telefonare a qualcuno che non senti da tempo, preparare un piatto diverso, scrivere una pagina a mano).
- Gioca con i sensi: tre minuti per ascoltare suoni, notare colori, percepire odori. È presenza in formato tascabile.
Il gioco interiore
Giocare non è infantilismo: è intelligenza del cuore.
- Regola 1: curiosità prima del giudizio. Nel gioco non c’è colpa, c’è prova–errore–apprendimento.
- Regola 2: leggerezza prima della performance. Non devi “riuscire”, devi sperimentare.
- Regola 3: relazione prima del risultato. Giocare con gli altri crea legami (e abbassa la tensione).
Le quattro frequenze in azione
- Amore: che gesto gentile posso offrire oggi, senza motivo e senza ritorno?
- Gioia: cosa mi fa sorridere subito in 60 secondi? (musica, luce, movimento).
- Gratitudine: cosa nel mio viaggio di oggi non voglio dare per scontato? (un volto, un albero, un silenzio).
- Perdono: cosa posso lasciare andare per non rovinare il gioco? (una aspettativa, una puntigliosità, un “avevo ragione io”).
Tre micro-rituali serali (2 minuti in tutto)
- Il timbro del passaporto: scrivi una sola riga “Oggi ho visto/scoperto…”.
- La moneta della giornata: qual è stato il tuo “guizzo” imprevedibile?
- Il biglietto di ritorno: scegli un seme per domani (una piccola decisione non abituale).
In sintesi: vita = viaggio + gioco. Porta un grammo di imprevedibilità nella tua giornata e la giornata porterà un chilo di presenza dentro di te. È così che la felicità smette di essere un’idea e torna a essere un’esperienza: semplice, concreta, respirabile. Oggi, non domani.


