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Tutto è abbracciato dall’Amore

C’è un amore che non dipende da nessuno e da nulla. Un amore che non va cercato fuori, perché è la matrice stessa del nostro Essere. Non nasce da un incontro, da un riconoscimento o da un bisogno, ma è ciò che siamo nella nostra essenza più profonda. Questo amore, che spesso cerchiamo disperatamente all’esterno, è già presente, già attivo, già disponibile. Vive in noi, silenzioso ma vigile, e ci accompagna anche nei luoghi più oscuri della nostra interiorità.

È disponibile ad aiutarci a riconoscere e a integrare quelle parti di noi che abbiamo imparato a nascondere: le fragilità, le ferite, le ombre, le colpe mai digerite, la vergogna mai espressa, il dolore sepolto troppo in fretta. È un amore che non giudica e non condanna, ma che accoglie. Che non seleziona, ma include. Che non spinge a fuggire, ma invita a restare.

Quando permettiamo a questo amore di emergere, non per possesso ma per presenza, si dissolvono le difese. Le corazze che abbiamo costruito per proteggerci dal dolore – e che credevamo fossero la nostra forza – iniziano a mostrare la loro vera natura: non ci hanno resi invincibili, ci hanno resi distanti. Distanti da noi stessi, dagli altri, dalla Vita.

In nome della sopravvivenza abbiamo indossato maschere, armature, identità costruite. Abbiamo creduto che bastasse resistere, chiudere il cuore, stringere i denti. Ma la vera invulnerabilità non è durezza, è apertura. E l’amore è ciò che ci insegna questa apertura coraggiosa, fatta non di ingenuità ma di verità. È la forza gentile che ci spinge a smettere di evitare il confronto con le nostre ferite, e ci conduce a guardarci con compassione.

Ciò che un tempo ci irrigidiva – le paure, i sensi di colpa, le strategie di fuga, l’autosvalutazione – diventa materia viva da trasformare. Come il ghiaccio che, al calore del sole, si scioglie in acqua e poi si dissolve in vapore, così anche le nostre parti più chiuse, più dure, possono tornare al flusso della Vita. Nemmeno le zone più oscure della nostra interiorità sono separate dall’Amore. Nulla lo è.

L’Amore che siamo non esclude, ma riassorbe. Accoglie anche ciò che vorremmo dimenticare. E proprio in questa accoglienza radicale si apre lo spazio per la guarigione, non come riparazione di un danno, ma come ritorno all’interezza.

In fondo, l’amore non è solo ciò che ci fa vibrare nel contatto con l’altro. È soprattutto ciò che ci riconduce a noi stessi, che ci riunisce interiormente. È lo sguardo che smette di giudicare e inizia a comprendere. È la voce che ci sussurra: “Va bene così, anche questo fa parte di te.”

L’amore non ci chiede di diventare perfetti. Ci invita, piuttosto, a diventare interi. E l’interezza è l’unico vero cammino verso la libertà.

Il Cercatore

Questo libro racconta la storia di una ricerca: dei propri limiti, di una forza interiore, di un equilibrio. E dimostra che il talento non è indispensabile per compiere un’impresa.

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